Gay & Bisex
UNA PARTITA A FIFA
di Bizzolp
16.02.2019 |
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"Io e citato da queste parole presi a succhiare con più vigore "ahhh ahhh siiii Andreeeaaa, leccaaaa, leccami la minchia, sei una buttana provetta, sto..."
Piacere sono Andrea, ho 17 anni e abito in un paesino della Sicilia di 10 mila abitanti circa. Purtroppo la dimensione paese non mi permette di vivere serenamente la mia omosessualità che nascondo a tutti, la mia famiglia, i miei amici, anche se molti si sono chiesto come mai in 17 anni non abbia mai avuto una fidanzata, comunque quella che vi voglio raccontare é la storia di come mi sono ritrovato per la prima volta a succhiare un cazzo.Era un venerdì pomeriggio di ottobre stranamente caldo, non avevo voglia di studiare e stavo sul letto a smanettare con il cellulare abbandonandomi alla più cupa noia. Tutto d'un tratto mi arriva un messaggio da parte di un amico di nome Giuseppe che abita nella mia stessa via con scritto : "André sono solo a casa, vieni per giocare a fifa", accetto volentieri, esco di casa e in 2 minuti sono a casa di Giuseppe, citofono, mi apre, e lo trovo sul divano a petto nudo. Giuseppe é davvero un bel ragazzo, dai lineamenti molto spigolosi, sguardo dolce e affascinante allo stesso tempo, capelli castano chiaro, fisico tonico, e gambe che sembravano pilastri di un tempio greco, sode e muscolose, e ciò lo deve agli anni di calcio alle spalle, i suoi modi di fare sono molto grezzi però é una splendida persona. Lo saluto e lui dice "Porca puttana che caldo, mettiti comodo e iniziamo". Mi metto anch'io la maglietta, accendiamo la play e scegliamo le squadre per la partita. Durante l'intensa sessione calcistica virtuale parliamo del più e del meno, e la conversazione ricade su Virginia, fidanzata di Giuseppe. "Giuse ce l'hai fatta a ficcarti (scoparti) Virginia?" faccio io, e lui seccato risponde "Ma quando mai! Questa é una santarellina, appena vede un po' di citrolo (cetriolo) si spaventa, ed io ho la minchia che sta scoppiando", nel dire ciò in mezzo alle gambe prende forma un rigonfiamento davvero notevole "una volta ha provato a farmi un pompino e dopo due leccate si é alzata e se ne é andata". Mi misi a ridere per la sua situazione, ciononostante non potevo non notare il suo pacco diventare sempre più grande e gli faccio "Vedo che parlare della suorina ti ha fatto effetto" lui ridendo fa "Eccome, quasi quasi mi farei una sega, facciamo così se riesco a vincere me la faccio, sennò niente" ed. Io "Va bene ci sto!".
Non avevo mai avuto l'occasione di vedere il pisello di Giuseppe, così mi impegnai con tutte le mie forze....a perdere, e ci riuscii, lui allora balzó in piedi e disse "Tié ho vinto" e si abbassó i pantaloni di tuta mostrandomi una minchia di tutto rispetto, saranno stati circa 20 centimetri di carne di maschione siciliano in calore, coronati da una cappella più rossa di una fragola. Iniziò a fare su e giù dicendomi "Mi pare brutto che tu non faccia nulla, fammi compagnia, segati con me" accolsi l'invito e tirai fuori il mio cazzo, più piccolo del suo, sui 15 cm, e mi unii a lui nella sega, ma non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, era così bello mentre martoriava quel pilastro e ansimava con gli occhi chiusi. Non riuscivo più a resistere così, mosso come da un istinto primordiale, gli afferrai il cazzo accompagnando la sua mano, lui aprì allora gli occhi e mi guardò incredulo "André ma che fai?" io intimorito ritrassi la mano ma lo lo sguardo nei suoi occhi traboccava di libidine, aveva capito tutto, così si avvicinò a me e mi mise la mano dietro la nuca per portaremi la testa più vicina al suo cazzo. "Andreuccio siamo amici da tanto e non mi hai mai detto che ti piace la minchia?" ero pietrificato, non sapevo cosa dire, aprii la bocca per giustificarmi ma lui ne approfitto per spingere dentro di essa il pisello. "Se l'avessi saputo prima avrei fatto di tutto per accontentarti, in fondo gli amici servono anche a questo, no?". Quel minchione mi riempiva la bocca, lo leccavo tutto per poi sfilarlo dalla mia bocca sbaciucchiargli la cappella, prese allora a darmi il ritmo con la mano scopandomi la bocca con energici colpi di bacino e fece" Succhia succhia troia, ti piace il mio citrolo? Mi sembra proprio di sì, e adesso vedo di rinfrescarti con una bella bevanda". Io e citato da queste parole presi a succhiare con più vigore "ahhh ahhh siiii Andreeeaaa, leccaaaa, leccami la minchia, sei una buttana provetta, sto godendo come un maiale. Continua dai non ti fermare!". D'un tratto mi piantó l'intero pilastro in gola ed inizio a sborrare mentre esaltava un soddisfatto "aaaaahhh, sei stato bravissimo, adesso però devi ingoiare". Lo feci mentre lui si accasció sul divano, preso dal pompino mi recò scordato del mio cazzo e allora mi recai nel suo bagno a sborrare. Tutto d'un tratto me lo sentii dietro, mi cinge a i fianchi, io mi voltai e mi dette un appassionato bacio, io ero in estasi! Dunque mi disse "Adesso che ho scoperto il tuo talento mi sa che giocheremo alla play insieme più spesso".
Tornai a casa ancora barcollante, mi feci una doccia e trovai un suo messaggio nel telefono con scritto "Grazie per oggi, sei un amico prezioso" stavo sognando, ho fatto un pompino al mio amico e a lui era pure piaciuto, gli risposi "di nulla, anche a me é piaciuto molto!". E con un sorriso sul volto mi addormentai pensandolo
Continua
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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